L’indagine congiunturale trimestrale condotta tra le Aziende associate all’Unione Industriale del Verbano Cusio Ossola, relativa al terzo trimestre 2022, fa registrare una generale tenuta dei principali indicatori oggetto di analisi, nonostante la situazione a livello internazionale sia caratterizzata da una profonda incertezza legata al conflitto russo-ucraino ed al continuo incremento dei prezzi delle principali materie prime: aumentano infatti gli indicatori legati all’occupazione, alla produzione e agli ordinativi totali, si mantiene su livelli decisamente contenuti la previsione di ricorso alla cassa integrazione mentre – ed era ampiamente prevedibile - peggiora esclusivamente il dato dell’export.

Il saldo ottimisti-pessimisti relativo alla variabile occupazionale resta per il terzo trimestre 2022 su di un livello positivo, pari a +3,4 a fronte di +12,9 registrato nel trimestre aprile-giugno 2022: va segnalato come il 16,7% delle aziende interpellate preveda un incremento della propria forza lavoro. Si mantiene poi sui livelli contenuti, anzi in ulteriore calo rispetto alle scorse rilevazioni il dato relativo alla previsione di ricorso alla cassa integrazione guadagni, passando dal 12,9% del trimestre aprile-giugno 2022 al 6,7% di luglio-settembre 2022.

Il valore relativo alla produzione industriale passa da +22,5 di aprile-giugno 2022 a +20 previsto nel terzo trimestre 2022: il 36,7% delle aziende interpellate preveda un aumento della propria produzione, che resterà invece sui livelli del secondo trimestre 2022 per circa la metà delle aziende interpellate.

Si mantengono su livelli positivi i valori dei saldi relativi alle previsioni sugli ordinativi totali, che passano dal +35,5 del secondo trimestre 2022 al +23,3 del terzo trimestre 2022; quelli relativi all’export, invece, fanno registrare un brusco stop, conseguenza dell’impatto sui mercati del conflitto russo-ucraino, passano da +24 di aprile-giugno 2022 a -7,4 di luglio-settembre 2022.

In crescita anche il dato relativo alla redditività delle aziende intervistate, che passa da -9,7 di aprile-giugno 2022 a 0 di luglio-settembre 2022: nello specifico, il 23,3% delle aziende prevede un miglioramento della propria situazione reddituale, che invece resterà invariata circa il 53% degli interpellati.

Segnaliamo inoltre come più del 70% delle aziende interpellate pensino che, nei prossimi mesi, si assisterà ad un ulteriore incremento dei prezzi di materie prime, energia, logistica e trasporti.

Per quel che concerne infine il dato relativo alla propensione ad investire da parte delle aziende dell’Unione Industriale del VCO, assistiamo ad un lieve miglioramento della situazione registrata nella scorsa rilevazione: circa il 73% delle aziende interpellate (erano il 71% nel secondo trimestre 2022) dichiara di prevedere investimenti per luglio-settembre 2022, che saranno significativi per il 30% degli interpellati.

Passando all’analisi dei dati a consuntivo relativi al secondo trimestre 2022, si mantiene sui livelli elevati delle ultime rilevazioni il dato relativo al grado di utilizzo degli impianti, pari all’82,7% a fronte del 79,2% registrato nel primo trimestre 2022, mentre diminuisce leggermente il dato relativo al carnet ordini: la percentuale di aziende che dichiara ordinativi superiori ai 3 mesi passa dal 33,3% registrato nel primo trimestre 2022 al 26,7% del secondo trimestre 2022.

Restano sui livelli della scorsa rilevazione i tempi di pagamento medi nel caso di rapporti tra privati (circa 74 giorni, uno in meno rispetto a quanto registrato nello scorso trimestre), mentre aumentano quelli nel caso di clientela rappresentata da enti pubblici, passando da 85 a 92 giorni.

Infine, diminuisce rispetto alla precedente rilevazione il numero di aziende che lamenta ritardi negli incassi, passando dal 16,1% registrato nel secondo trimestre 2022 al 10% del terzo trimestre 2022.

L'Ufficio Economico della scrivente resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento necessario.