Risultati della 170ma edizione dell'Indagine congiunturale di Federmeccanica sull'Industria Metalmeccanica - Meccatronica italiana

Federmeccanica

Si allegano i risultati della 170ª edizione dell’Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica – Meccatronica italiana.

In Italia, già nei primi mesi del 2024, si è assistito ad un peggioramento dell’attività produttiva industriale che si è ridotta dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e nel confronto con l’analogo periodo del 2023, la contrazione è stata più marcata e pari a -4,0%. Nel settore metalmeccanico la sofferenza è stata addirittura maggiore: il calo congiunturale è stato del 2,1%, mentre rispetto al primo trimestre dell’anno precedente i volumi prodotti sono diminuiti del 4,1%.

In questi primi tre mesi del 2024 a condizionare l’attività produttiva metalmeccanica è stato, in particolar modo, il calo congiunturale della produzione di Autoveicoli e rimorchi (-7,3%), ma contrazioni, seppure più contenute, sono state registrate anche negli altri comparti del settore con la sola eccezione di quello degli Altri mezzi di trasporto che è l’unico ad aver aumentato i volumi rispetto al trimestre precedente (+2,4%).

In particolare, dai risultati emerge che:

  • Il 33% delle imprese intervistate dichiara un portafoglio ordini in peggioramento, quota in salita dal 30% della scorsa rilevazione. Saldi negativi sulle consistenze in essere trovano riscontro soprattutto nelle imprese “oltre 500 dipendenti”;
  • Prevale una stazionarietà nei livelli di produzione (51%). Il 21% delle aziende intervistate prospetta una contrazione a fronte del 28% che pronostica incrementi;
  • La gran parte delle aziende (69%) pensa di mantenere inalterati i livelli occupazionali nei prossimi sei mesi; il 20% presume di doverli aumentare, mentre l’11% prevede una riduzione;

La quota di imprese che valuta cattiva o pessima la situazione della liquidità aziendale aumenta dal 5% della scorsa indagine all’attuale 6%. Oltre la metà delle imprese rispondenti (54%) non prevede, rispetto al passato, nuove attività di investimento nei prossimi 6-12 mesi; sono pari al 12% quelle che pensano addirittura di ridurle, mentre sono solo il 34% quelle che dichiarano di volerle aumentare.

All./
06 giugno 2024

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