Credito d'imposta ricerca e sviluppo: chiarimenti Agenzia delle Entrate - MISE su prototipo della controllata italiana

Ricerca e innovazione

Informiamo che l’Agenzia delle Entrate, con parere tecnico del Ministero dello Sviluppo economico (MISE), ha pubblicato la risposta a interpello n. 280 del 21 aprile 2021 in tema di credito d'imposta in favore di un'impresa residente in Italia che effettua investimenti in attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla capogruppo.

L’istante è una società con residenza in Italia che è stata costituita per svolgere funzioni di supporto finanziario, gestionale e amministrativo nei confronti della capogruppo estera. La stessa società ha istituito un centro di ricerca che ha progettato un prototipo di macchinario taglio laser 3D innovativo con caratteristiche quindi diverse e altamente tecnologiche rispetto agli apparecchi messi a punto dalle aziende concorrenti. Chiede, quindi, se per le spese sostenute nelle annualità 2018 e 2019 per realizzare il prototipo possa fruire del bonus ricerca e sviluppo e se possono confluire nell’agevolazione anche le spese per consulenze e acquisto materiali.

Nell’interpello in esame, l’Agenzia riporta il parere chiesto al MISE che ha precisato che le attività svolte dalla controllata italiana nel 2018 e 2019 in relazione al “Progetto X”, che si è concluso nel 2020, non riconducibili alla capogruppo estera e alle altre società del gruppo, possono considerarsi attività di sviluppo sperimentali ammissibili al credito d'imposta Ricerca e Sviluppo. Il MISE ha chiarito che il prototipo può essere considerato un modello originale creato appositamente per l'esecuzione del progetto e non disponibile, quindi, come prodotto di serie né come unità di pre-produzione destinata all'ottenimento di certificazioni tecniche o giuridiche, che possiede le qualità tecniche essenziali e le caratteristiche di funzionamento del prodotto finale da realizzare e che permette di effettuare le prove per apportare le modifiche necessarie e fissare le caratteristiche finali del prodotto.

Come prospettato dall'istante, anche le spese del personale interno e quelle per i materiali direttamente impiegati nella realizzazione del prototipo possono essere ammesse al credito d’imposta, in quanto rispondenti ai requisiti di pertinenza e congruità.

Quanto alle spese per i consulenti esterni, il ministero ritiene, in base a quanto fornito dall’istante, che possano essere ugualmente considerate ammissibili, in quanto inerenti direttamente al progetto.

Infine, sono congrue e quindi possono parimenti beneficiare del bonus ricerca, anche le spese sostenute nei confronti della società di consulenza esterna, in qualità di servizi specialistici a supporto delle attività di ricerca e sviluppo svolte internamente dalla società istante.

Risposta_280_21.04.2021 Agenzia delle Entrate.pdf

26 aprile 2021

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