Credito ricerca e sviluppo - proroga al 30 novembre 2023 del termine per la presentazione dell'istanza di riversamento spontaneo

Credito e agevolazioni

Informiamo le Aziende associate che l'articolo 1, comma 271 della Legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (cd. Legge di Bilancio 2023) proroga dal 31 ottobre 2023 al 30 novembre 2023 il termine per la presentazione dell'istanza per il riversamento spontaneo, senza applicazione di sanzioni e interessi, dei crediti d'imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo, maturati a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, da parte di soggetti che li hanno indebitamente utilizzati, ai sensi dell'articolo 5, commi 7-12 del DL 146/2021.

Pertanto, è stata definita un'ulteriore proroga al 30 novembre 2023 per presentare la domanda di adesione alla procedura di regolarizzazione, mentre non è stato modificato il termine per il versamento degli importi dovuti:

·       in unica rata: andrà effettuato entro il 16 dicembre 2023;

·       nel caso in cui si opti per versamento in tre rate di pari importo, le stesse dovranno essere corrisposte:

o    la prima entro il 16 dicembre 2023,

o    la seconda entro il 16 dicembre 2024,

o    la terza entro il 16 dicembre 2025.

Un’altra modifica rilevante in materia di crediti per ricerca e sviluppo è contenuta nell’art. 1 comma 272 della Legge 197/2022, il quale ha modificato, estendendone l’ambito applicativo, l’art. 23 comma 2 del DL 73/2022, che ha introdotto la certificazione della qualificazione delle attività svolte per il credito ricerca e sviluppo. A seguito del rilascio di tale certificazione, le imprese interessate ottengono l’attestazione che gli investimenti effettuati nell’ambito della ricerca e sviluppo abbiano i requisiti richiesti dal legislatore per accedere al credito di imposta.

Si tratta di una certificazione che attesta il rispetto dei requisiti normativi e di prassi, richiesti per il riconoscimento del credito d’imposta, ottenendo la quale le imprese che non intendono accedere alla procedura di riversamento del credito ricerca e sviluppo possono farsi certificare la spettanza del credito, con effetto opponibile anche nei confronti dell’Agenzia.

Con la modifica introdotta con la legge di bilancio, si prevede che la certificazione disciplinata dall’art. 23 del DL 73/2022 possa essere richiesta a condizione che le violazioni relative all’utilizzo dei crediti d’imposta previsti dalle norme citate nei medesimi periodi non siano state già constatate con il processo verbale di constatazione.

L’Ufficio Economico della scrivente resta a disposizione per ogni eventuale chiarimento necessario.

30 gennaio 2023

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