Direttiva 2023/2775/UE - Modifiche alle soglie monetarie per la classificazione delle imprese e dei gruppi di imprese

Economia

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 21 dicembre 2023 è stata pubblicata la Direttiva 2023/2775/UE adottata dalla Commissione Europea il 17 ottobre scorso, recante modifiche alle soglie monetarie per la classificazione, in categorie dimensionali, delle imprese e dei gruppi di imprese, ai sensi dell’articolo 3 della Direttiva 2013/34/UE.

La classificazione assume rilevanza ai fini degli obblighi di redazione del bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato e delle relative relazioni, nonché con riferimento alle comunicazioni sulla sostenibilità, cui sono tenute le imprese e i gruppi ai sensi della disciplina unionale.

Tale intervento è dettato dalla necessità di tener conto dell’incremento dell’inflazione registrata negli ultimi anni, e si muove in linea con gli obiettivi fissati dalla Commissione europea volti a migliorare la competitività a lungo termine delle imprese prevedendo, tra le altre misure, la razionalizzazione degli obblighi di comunicazione che derivano dalla legislazione dell'UE.

Le nuove soglie modificate dalla Direttiva impattano sulla rendicontazione sia finanziaria sia non finanziaria.

La Direttiva interviene esclusivamente sui limiti monetari riferibili, al valore totale dello stato patrimoniale e all’ammontare dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni, mentre restano immutate le soglie riferite al numero medio dei dipendenti occupati.

Relativamente alle comunicazioni di carattere finanziario, dovranno essere modificate le soglie che individuano i soggetti di minori dimensioni che sono tenuti ad obblighi ridotti di comunicazione economico finanziari, quali le imprese che approvano in bilancio in forma abbreviata (art. 2335-bis, codice civile) o le microimprese (art. 2335-ter, codice civile), ovvero i gruppi che sono esonerati dall’obbligo di redazione del bilancio consolidato (art. 27 D.lgs. n. 127 del 9 aprile 1991).

Per quanto riguarda la comunicazione di carattere non finanziario, per effetto del rinvio operato dalla nuova disciplina sulla reportistica di sostenibilità (Direttiva 2022/2464/UE c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD) alle definizioni di categorie di imprese di cui al citato articolo 3 della Direttiva 2013/34/UE, le nuove soglie avranno effetto anche ai fini degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità (art. 19-bis), nonché di rendicontazione consolidata di sostenibilità (art. 29-bis).

Lo Stato italiano, entro la chiusura dell’esercizio avente inizio al 1° gennaio 2024 (es. bilancio chiuso al 31 dicembre 2024), dovrà procedere a modificare sia le disposizioni civilistiche, sia quelle riferite alla disciplina di redazione del consolidato, al fine di tenere conto delle nuove soglie dimensionali previste dalla Direttiva in commento. Sulla base delle modifiche che saranno proposte si potrà capire l’esatto impatto della Direttiva.

Per quanto riguarda, invece, la rendicontazione non finanziaria, la CSRD deve ancora essere recepita in Italia. Pertanto, le nuove disposizioni europee in materia di reportistica di sostenibilità saranno applicate, per la prima volta, tenendo già in considerazione le soglie dimensionali previste dalla Direttiva.

Si ricorda che, le modifiche apportate dalla direttiva operano solo ed esclusivamente con riguardo alla direttiva contabile, le stesse non impattano, pertanto, ai fini di discipline agevolative che fanno ricorso, per la definizione dei requisiti dimensionali a un diverso atto, ossia alla Raccomandazione 2003/361/CE, che persegue finalità politiche più ampie rispetto alla normativa in materia di contabilità e servizi finanziari.

Si allega scheda di approfondimento di Confindustria. 

All./

confindustria criteri dimensionali.pdf

30 gennaio 2024

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