Agenzia ICE: dati su economia Svizzera

Economia Svizzera

Secondo un articolo del blog di ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nel 2025 l'economia svizzera sarà leggermente più debole di quanto preventivato: gli economisti intervistati dal Centro di ricerca economica del Politecnico federale di Zurigo (KOF) hanno rivisto al ribasso le loro stime rispetto a tre mesi fa.

Gli esperti prevedono ora un aumento del prodotto interno lordo (PIL) dell'1,1%, rispetto al precedente 1,2% di marzo, un calo dell'inflazione e un lieve incremento del tasso di disoccupazione. Per il 2026, i quindici esperti interpellati dai ricercatori del KOF prevedono un aumento del PIL dell'1,6%, rispetto all'1,8% di marzo, tornando alle previsioni dello scorso dicembre, si legge in una nota odierna. A più lungo termine, tra cinque anni, la produzione svizzera dovrebbe crescere dell'1,6%, rispetto all'1,7% previsto tre mesi fa.

Correggendo i dati spurgandoli dagli eventi sportivi (che hanno un impatto importante perché in Svizzera hanno sede diverse ricchissime federazioni internazionali) il Pil salirà dell'1,3% nel 2025, dell'1,3% nei dodici mesi successivi e dell'1,5% fra cinque anni (previsioni precedenti: +1,4%, +1,6%, +1,6%).

Analizzando nel dettaglio le componenti della produzione, gli investimenti reali in capitale dovrebbero aumentare dell'1,3% quest'anno, lo stesso livello previsto nella precedente indagine. L'anno prossimo l'incremento dovrebbe scendere all'1,6%, in netto calo rispetto al 2% previsto a marzo. La crescita della spesa reale in beni e consumi per l'anno in corso dovrebbe rallentare allo 0,8%, rispetto all'1% previsto a marzo.

Dal canto suo, la crescita degli investimenti reali nella costruzione è stata rivista al rialzo al 2,2%, dal precedente 2,0%. Per il 2026, la spesa per le costruzioni dovrebbe aumentare dell'1,7%, invariata rispetto alle previsioni di marzo, mentre gli investimenti in beni e servizi dovrebbero progredire solo dell'1,6%, rispetto al 2,1% previsto tre mesi fa. Le esportazioni reali sono ora previste in forte aumento quest'anno, del 3,5%, rispetto al 2,3% di marzo. Tuttavia, la loro espansione dovrebbe rallentare al 2,8% nel 2026, rispetto al 3,1% previsto in precedenza.

Sul fronte dell'inflazione, la flessione è destinata ad accelerare: si prevede che quest'anno scenda allo 0,2%, rispetto alla previsione dello 0,5% di tre mesi fa. Per l'anno prossimo si prevede ancora una leggera ripresa, ma allo 0,6%, rispetto al precedente 0,8%. La previsione per i prossimi cinque anni rimane invariata all'1,0%. Gli esperti si aspettano anche un leggero deterioramento del mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione dovrebbe ora attestarsi al 2,9% nel 2025, rispetto al 2,8% previsto a marzo. Il tasso dovrebbe salire al 3% nel 2026 dal precedente 2,8%. 

25 giugno 2025

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