Crisi Ucraina-Russia: prime misure adottate dagli USA e dall'UE
Commercio estero internazionalizzazione
In risposta alla minaccia all’integrità territoriale dell’Ucraina avvenuta con il riconoscimento da parte della Russia delle autoproclamatesi Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, Stati Uniti, Unione europea e Regno Unito hanno approvato i primi pacchetti di sanzioni, ai quali dovrebbero aggiungersi quelli di altri Paesi, come Canada, Australia e Giappone.
· Le misure USA in vigore dal 21 febbraio sono dirette alle due repubbliche da/per le quali sono vietati nuovi investimenti, attività di import/export, transazioni finanziarie, operazioni, facilitazioni o garanzie a copertura, il “congelamento” di beni, proprietà ed entità, controllate o collegate e la “designazione” di ulteriori banche, persone fisiche e giuridiche russe e ulteriori misure per limitare la capacità della Russia di finanziarie il debito sovrano.
Le attività in essere con le due repubbliche dovranno essere chiuse (wind down) entro il 23 marzo. Sono previste esenzioni per commodities agricole, medicinali, apparecchiature biomedicali e farmaci per Covid-19, alcune transazioni collegate al settore postale e delle comunicazioni, le attività delle principali Organizzazioni Internazionali, le transazioni non commerciali, le rimesse personali e i servizi per lo scambio di informazioni personali su internet.
· Le misure approvate dalla Ue il 23 febbraio, dovrebbero sostanzialmente rispecchiare quelle USA, sia nelle parti rivolte alle due repubbliche che nell’inasprimento delle sanzioni economiche e finanziarie alla Russia, inclusa la “designazione” di ulteriori entità fisiche e giuridiche, politiche e militari.
23 febbraio
Nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia
Il Consiglio ha approvato un pacchetto di misure per rispondere alla decisione della Federazione russa di procedere con il riconoscimento delle aree non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk in Ucraina come entità indipendenti e la conseguente decisione di inviare truppe russe in tali le zone.
Il pacchetto concordato comprende:
· sanzioni mirate contro i 351 membri della Duma di Stato russa e altre 27 persone
· restrizioni alle relazioni economiche con le aree non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk
· restrizioni all’accesso della Russia ai mercati e ai servizi finanziari e dei capitali dell’UE
L'UE adotta un pacchetto di sanzioni in risposta al riconoscimento russo delle aree non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk in Ucraina e all'invio di truppe nella regione.
21 febbraio
Integrità territoriale dell'Ucraina: l'UE sanziona cinque persone
Il Consiglio ha adottato misure restrittive, nell'ambito delle sanzioni vigenti, nei confronti di altre cinque persone che sostengono attivamente azioni e attuano politiche che minano o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina.
Le persone designate oggi sono membri della Duma di Stato della Federazione Russa, che il 19 settembre 2021 sono stati eletti per rappresentare la penisola di Crimea annessa illegalmente e la città di Sebastopoli, nonché il capo e vice capo della commissione elettorale di Sebastopoli.
Integrità territoriale dell'Ucraina: l'UE sanziona cinque persone coinvolte nelle elezioni della Duma di Stato russa del settembre 2021 nella Crimea annessa illegalmente.
In base alla cronistoria completa delle sanzioni https://www.consilium.europa.eu/en/policies/sanctions/ukraine-crisis/ e a quanto si può trovare sul sito EU Sanctions Map occorre verificare i soggetti che sono partner in questi Paesi e prevedere una due diligence duale soggettiva ed oggettiva rispetto ai contratti di fornitura verso Russia e Ucraina.
Inoltre occorre attenzionare le esportazioni nei confronti delle aree sanzionate dagli Stati Uniti (Link OFAC) al fine di non riscontrare ripercussioni sull'attività di eventuali filiali americane.
Queste prime misure vanno distinte da quelle da adottare in caso di “invasione” e si caratterizzano per gradualità e proporzionalità, mirando ad evitare un’escalation militare. Restano, pertanto, aperte le opzioni più drastiche: in particolare quelle relative al sistema dei pagamenti internazionale ed al settore energetico. Lo scenario, tuttavia, è in rapida evoluzione. L’auspicio è che non si inneschi una spirale ritorsiva che, oltre a destabilizzare ulteriormente l’area, penalizzerebbe scambi, investimenti e collaborazioni industriali già gravemente compromessi dalle sanzioni in essere dal 2014, aggravandone gli effetti diretti e indiretti. Lo stretto coordinamento fra i partner occidentali fa si che, almeno in questa fase, non dovrebbero insorgere problemi legati agli effetti extraterritoriali delle sanzioni; l’auspicio è che ogni eventuale ulteriore misura venga assunta in maniera il più possibile speculare e coordinata.
Per approfondire il quadro sanzionatorio alleghiamo una nota di aggiornamento di Confindustria.
Segnaliamo infine che Confindustria continua a monitorare con attenzione le drammatiche evoluzioni che stanno interessando la crisi russo-ucraina, al fine di fornire il massimo supporto alle imprese.
A tal riguardo, chiediamo alle Aziende associate di voler segnalare eventuali criticità riscontrate all’Ufficio Economico della scrivente, che resta a disposizione per ogni ulteriore necessità.
Nota Confindustria misure adottate da USA e UE 23.2.2022.pdf