Cassa integrazione in deroga (CIGD)
Raggiunta l'intesa per l'Accordo quadro
E’ stata raggiunta l’intesa per l’Accordo Quadro sulla Cassa integrazione in deroga (CIGD), firmata dalla Regione Piemonte e dalle Parti sociali.
Data l’estrema gravità della situazione attuale, che mette a rischio la tenuta del tessuto produttivo e sociale della nostra regione, l’accordo invita i datori di lavoro a promuovere un utilizzo esteso degli strumenti di sostegno e tutela del lavoro, rappresentati dagli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro di tipo ordinario, integrati, per chi non può accedervi, e in specie per le piccole aziende, dalla CIG in deroga.
Le risorse stanziate dal Governo al Piemonte con Decreto Interministeriale del 24 marzo 2020 ammontano a 82.506.160 Euro, a cui si potrebbero sommare i residui della precedente gestione degli ammortizzatori in deroga, che risultano nel complesso 5.085.987 Euro.
La CIGD può essere richiesta da tutti i datori di lavoro per cui non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di CIGO, Fondo di Integrazione Salariale e il cui settore non sia dotato di specifici sistemi di ammortizzatori sociali quali i Fondi di Solidarietà Bilaterali per tutte le tipologie di lavoro alle dipendenze, ad eccezione dei dirigenti.
I lavoratori interessati devono risultare in forza al datore di lavoro richiedente alla data del 23 febbraio 2020. Sono esclusi i datori di lavoro domestico.
Ai dipendenti a tempo determinato la CIG in deroga può essere concessa solo fino alla naturale scadenza del contratto in essere e non può essere soggetta a proroghe.
Il riconoscimento del trattamento di integrazione salariale per i datori di lavoro con più di cinque dipendenti è subordinato alla sottoscrizione di un accordo sindacale, da allegare alla domanda di CIGD, che potrà essere concluso con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale anche in via telematica
Sarà inoltre costituita una Commissione Sindacale che avrà il compito di completare le procedure avviate dai datori di lavoro e non concluse entro 7 giorni dalle organizzazioni sindacali di categoria, con lo scopo di verificare la sussistenza delle condizioni per ricorrere alla CIG in deroga.
Ai datori di lavoro fino a 5 dipendenti non è invece richiesto l’accordo sindacale; sarà necessario però allegare alla domanda di CIGD una dichiarazione in cui si attesti l’esistenza di un pregiudizio per l’attività aziendale che giustifichi il ricorso all’integrazione salariale.
La procedura attivata da parte dei datori di lavoro può coprire un periodo massimo di nove settimane, pari a 63 giornate di calendario.
Le domande di CIGD devono prevedere in fase di prima presentazione una decorrenza non anteriore al 23 febbraio 2020, con una durata massima di 5 settimane e una minima di 5 giorni.
Infine, per quanto riguarda la gestione dei tirocini nella Regione Piemonte, le parti hanno condiviso che i progetti in corso e attualmente sospesi rimarranno tali anche in caso di ricorso alla CIG in deroga e che ne sarà consentita la ripresa, proroghe comprese, fino al loro termine naturale, non appena l’emergenza sarà conclusa e ci siano le condizioni per proseguire proficuamente le azioni di tutoraggio intraprese, anche in presenza di integrazione salariale ancora in atto.
All.
Accordo Quadro 2020_2603def-pdf.pdf
Modello dichiarazione aziendale).doc