Coronavirus

FAQ Lavoro

1)D.M. del 9 marzo 2020, spostamenti in tutta Italia

Gli spostamenti delle persone sono possibili solo per comprovati motivi di lavoro, di necessità (compreso recarsi al supermercato) e di salute.

2) L’impatto del coronavirus puo’ fare attivare ammortizzatori sociali?

Con riferimento all'intero territorio nazionale, nel caso di riduzione/sospensione dell’attività per mancanza di ordini e commesse causata dall’emergenza generata dalla diffusione del Coronavirus nonchè nel caso in cui sia disposta la sospensione dell’attività a seguito di provvedimento dell’Autorità, sono attivabili la Cassa Integrazione Ordinaria (Cigo) e il Fondo di Integrazioe Salariale (Fis) secondo le procedure ordinarie.

Siamo in attesa di ulteriori provvedimenti economici a favore delle imprese, annunciati presumibilmente per metà settimana.

3) Il lavoratore puo’ rifiutarsi di andare in trasferta?

Il lavoratore può rifiutarsi soltanto nel caso in cui la trasferta sia richiesta in aree interdette con provvedimenti della Pubblica Autorità. A tal proposito deve essere cura dell’azienda limitare il più possibile le trasferte e mettere in atto tutte le misure preventive ed informative necessarie.

4) Come gestisco i tirocini in essere?

Il Decreto n.25 del 2.03.20 emanato dalla Regione Piemonte, che richiama l’ordinanza n.1 del 23 Febbraio 2020, ha disposto la proroga della sospensione delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali. Si segnala inoltre che la Direzione Istruzione Formazione Lavoro, a seguito del suddetto Decreto n.25, ha specificato che, le attività formative individuali, gli stage curricolari e i tirocini extracurricolari, posso essere svolti, fatte salve limitazioni da parte del soggetto ospitante.

5) Posso attivare lo smart-working?

L’attivazione della modalità di lavoro in smart working, disciplinata dagli artt. 18-23 della L.81/2017, è stata semplificata. La procedura è stata estesa a tutte le imprese presenti sul territorio nazionale e la possibilità di adottare la modalità di lavoro agile anche senza uno specifico accordo individuale tra datore di lavoro e lavoratore, per tutta la durata dello stato di emergenza (31 luglio 2020).

In particolare sul sito cliclavoro.gov.it sono disponibili le indicazioni sulla nuova procedura da utilizzare per assolvere all’obbligo di comunicazione prevista dall’articolo 23 della legge 81/2017, di instaurazione della modalità di lavoro agile, che potrà essere sarà effettuata dall’impresa anche con modalità massiva, e non solo per singolo dipendente. 

Si ricorda inoltre che, gli obblighi informativi,sono assolti, in via telematica, anche utilizzando il modello allegato al nostro bollettino del 2.03.20.

6) Cosa deve fare l’azienda se un lavoratore comunica di essere stato esposto al rischio di contagio?

L’Azienda deve ricordare al lavoratore di seguire le linee di comportamento indicate dal Ministero e dalle Regioni. In ogni caso il lavoratore va invitato a contattare il proprio medico, unico soggetto abilitato a dichiararne l’ammissibilità sul posto di lavoro o, viceversa, a riconoscerne lo stato di malattia, ancorché potenziale.

Nel caso in cui i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti accertino la necessità di avviare la sorveglianza attiva e l'isolamento fiduciario, ai sensi del DPCM 8 marzo 2020 l'operatore di sanità pubblica informerà il medico di medicina generale da cui il soggetto è assistito. In caso di necessità ai fini della certificazione INPS per l'assenza da lavoro, sarà inoltre inviata una dichiarazione indirizzata all'INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale in cui si dichiara che, per motivi di sanità pubblica, il lavoratore è stato posto in quarantena, specificandone data di inizio e di fine. 

7)Cosa si intende per “comprovate esigenze lavorative”?

In questa nozione rientrano il trasporto delle merci e  gli spostamenti dei lavoratori connessi all’attività lavorativa. Questo significa che ci si può recare al lavoro se il datore di lavoro non ha attivato lo smart working o misure di congedo o ferie.

I datori di lavoro devono fornire ai dipendenti un'attestazione che comprova il loro rapporto di lavoro ed i lavoratori devono spostarsi avendo cura di portare con se la dichiarazione ed il tesserino o badge aziendale.

Per ogni chiarimento è a disposizione l'Ufficio Sindacale nella persona di Alberto Virgili.

10 marzo 2020

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