L'INPS, con il messaggio n. 4469 del 12 dicembre 2022, fornisce le indicazioni riguardanti la nuova modalità di invio delle domande di intervento al Fondo di Tesoreria per il pagamento diretto del TFR ai lavoratori, da parte dei datori di lavoro che dichiarano l'incapienza, ossia l'impossibilità di conguagliare il pagamento del TFR ai lavoratori aventi diritto con gli importi contributivi dovuti.
La nuova modalità di trasmissione della domanda prevede l'invio esclusivamente tramite i seguenti servizi online disponibili accedendo con le proprie credenziali al sito internet www.inps.it alla sezione "Prestazioni e Servizi">Servizi":

• "TFR - Pagamento diretto Fondo di Tesoreria" (modalità normale);
• "TFR - Pagamento diretto Fondo di Tesoreria - Domande XML" (modalità massiva tramite file XML).

Questa la regola generale alla quale le Aziende si debbono attenere, onde evitare che si generino incapienze che non sono rimborsabili:

1. la capienza, tanto ai fini della corresponsione al lavoratore delle quote di TFR versate al Fondo di Tesoreria (sia a titolo di anticipazione che di liquidazione finale), quanto ai fini del successivo conguaglio, deve verificarsi integralmente nella denuncia Uniemens riferita al mese di erogazione della prestazione. Infatti, è solo ed esclusivamente nella denuncia di competenza del mese di erogazione che l'Azienda ha la possibilità di conguagliare con i contributi dovuti le quote di TFR corrispondenti ai versamenti effettuati al Fondo di Tesoreria;
2. se l'importo totale delle prestazioni di competenza del Fondo di Tesoreria che l'Azienda è tenuta a corrispondere nel mese (per anticipo o per prestazione finale) è superiore all'importo dei contributi complessivamente dovuti con la denuncia Uniemens di competenza del mese di erogazione, il datore di lavoro deve astenersi dall'erogare la prestazione al lavoratore e comunicare immediatamente l'incapienza al Fondo. In questo caso, è il Fondo che entro 30 giorni paga direttamente al lavoratore la quota di spettanza.