Formazione professionale e civico-linguistica per i lavoratori stranieri

Linee Guida Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adottato le Linee Guida dedicate alle modalità di predisposizione e valutazione dei programmi di formazione professionale e civico-linguistica rivolti a cittadini di paesi terzi residenti all’estero, ai sensi dell’articolo 23 del D. Lgs. 25 luglio 1998 n. 286 (T.U. Immigrazione), come modificato dal DL 20/2023, convertito con modificazioni dalla Legge 50 del 5 maggio 2023.

Sul sito istituzionale del Ministero sono state pubblicate delle FAQ in materia.

Le Linee guida rappresentano la cornice di riferimento per la progettazione e successiva attuazione di programmi di formazione professionale e civico-linguistica in Paesi terzi, di cui all’articolo 3, comma 1, lettera c) del DL 10 marzo 2023, convertito dalla Legge 50/2023.

I programmi in oggetto sono finalizzati all'inserimento lavorativo in Italia e, come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione dopo le novità introdotte dal cosiddetto “decreto Cutro”, convertito dalla L. 50/2023, i lavoratori stranieri formati all’estero potranno arrivare in Italia ed essere assunti al di fuori delle quote dei “decreti flussi”. Inoltre, le attività di formazione contribuiranno allo sviluppo di attività produttive o imprenditoriali nei Paesi di origine.

Le Linee Guida definiscono, quindi, la platea di soggetti che possono promuovere i programmi di formazione, da soli o in partenariato, prevedendo premialità per il coinvolgimento delle parti sociali e dei Centri Provinciali di Istruzione degli Adulti. Tra i soggetti proponenti sono incluse le organizzazioni nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

Le Linee guida indicano, inoltre, i contenuti essenziali della formazione, che non sarà solo settoriale, ma dovrà prevedere necessariamente anche l’insegnamento della lingua italiana, elementi di educazione civica, nozioni in materia di lavoro e diritti dei lavoratori ed elementi di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

I programmi saranno valutati in base ai requisiti dei proponenti, alla rilevanza dei percorsi rispetto alla domanda di lavoro e all’organizzazione delle attività. Queste andranno realizzate in raccordo con le autorità locali, con il supporto della rete diplomatico-consolare, anche prestando attenzione alla vocazione produttiva dei territori coinvolti.

Le richieste di approvazione dei programmi di formazione, compilate secondo i modelli allegati alle Linee Guida, devono essere presentate al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e saranno valutate da una Commissione interministeriale.

Gli allegati includono: 1-Richiesta di approvazione del programma, 2-Scheda anagrafica del Soggetto proponente unico/capofila, 3-Scheda anagrafica del/i Partner. 4-Descrizione del programma di formazione professionale e civico-linguistica, 5-Dichiarazione di Adesione Rappresentanza diplomatica, 6-Dichiarazione Soggetto Aderente.

06 ottobre 2023

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