Lavoro intermittente

Cassazione n. 29423 del 13.11.19

Il lavoro intermittente è il contratto, anche a tempo determinato, col quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente.

L’obiettivo principale perseguito dal Legislatore con l’introduzione di questa disciplina è stato quello di dare una veste giuridica, ed una fondamentale copertura previdenziale ed assicurativa, ad una serie di prestazioni in tutto o in parte sommerse o che, nella migliore delle ipotesi, sono artatamente “fatturate” secondo le regole tipiche del lavoro autonomo, pur essendo sostanzialmente presenti tutte le caratteristiche del lavoro subordinato.

L’utilizzo dei lavoratori intermittenti non può essere precluso dalla contrattazione collettiva. E’ quanto si legge nella sentenza n. sentenza n. 29423 del 13 novembre 2019 della Corte di cassazione che confuta l’orientamento del Ministero del Lavoro.

Gli ermellini, infatti, affermano che “le parti sociali non hanno alcun potere di interdizione in ordine alla possibilità di utilizzo di questa tipologia contrattuale”.

Per ogni ulteriore chiarimento rimane a completa disposizione l’Ufficio Sindacale nella persona di Alberto Virgili.

All.

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27 novembre 2019

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