Referendum 8-9 giugno 2025
Permessi elettorali
Si svolgerà domenica 8 e lunedì 9 giugno. I seggi saranno aperti la domenica dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15.
In queste due ultime date, appunto l’8 e lunedì 9 giugno, i cittadini italiani sono chiamati a esprimersi sui referendum abrogativi relativi a 5 quesiti in tema di lavoro e cittadinanza.
In dette giornate si deve verificare quali siano i giorni lavorativi o meno.
- Per le giornate lavorative, quali ad esempio il sabato per chi lavori su sei giorni, ovvero il lunedì, ovvero giorno successivo in caso di eventuale protrazione delle operazioni di spoglio delle schede, il lavoratore dipendente ha diritto allo stesso trattamento economico e normativo previsto come se avesse lavorato.
- Per le giornate non lavorative, ovvero festive, quali la domenica o il sabato per chi lavori su settimana corta, queste saranno retribuite con tante quote della normale retribuzione giornaliera ovvero in alternativa con giornate di riposo compensativo.
Si ricorda che non dovrà essere corrisposta alcuna maggiorazione per turno festivo o straordinario anche perché il lavoratore, impegnato al seggio, è remunerato con quanto previsto per legge.
Alcune perplessità potrebbero essere suscitate circa la scelta relativa alla opzione per le quote retributive o per i riposi compensativi per le giornate non considerate lavorative o festive.
La norma, in effetti, non dispone con chiarezza a chi competa tale scelta, anche se esiste una nota di Confindustria, autorevole ma da considerare solo a livello di mera opinione (circolare n. 11571/1992), che riconoscerebbe tale facoltà al datore di lavoro.
Si suggerisce comunque di trovare l'accordo tra le parti.
È importante per quanto concerne il concetto di giornata da riconoscere a livello retributivo fare la seguente puntualizzazione.
La Cassazione con la sentenza n. 8712/2002 ha sancito che la prestazione di alcune ore nell'ultimo giorno di consultazione deve essere considerata intera giornata e non ad ore.
Pertanto, non è di rilievo che l'impegno presso il seggio sia ridotto ad una ovvero ad alcune ore affinché vi sia il diritto alla corresponsione retributiva per la giornata intera.
Per quanto riguarda invece i lavoratori sospesi posti in cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, ovvero in assegno di integrazione salariale in carico al FIS o altro fondo, questi hanno diritto a percepire i trattamenti di cassa integrazione guadagni per tutto il periodo relativo alle operazioni elettorali poiché l'attività prestata presso i seggi non viene dall'INPS equiparata al lavoro. Non decorrono i permessi compensativi.
Particolare attenzione andrà prestata nei casi di scadenza del turno di CIG in coincidenza con l'espletamento del servizio presso i seggi, in quanto la decorrenza il diritto ad usufruire dei permessi e/ o della retribuzione andrà rapportata alla data esatta della decorrenza del rientro in servizio.
Quale documentazione presentare il lavoratore
I lavoratori sono tenuti a presentare all'azienda la copia del certificato di chiamata al seggio e la certificazione firmata dal presidente del seggio con l'indicazione delle giornate di presenza al seggio e dell'orario di chiusura.
Nel caso di lavoratori che siano presidenti di seggio la certificazione è firmata dal vice-presidente.
Nel caso in cui i lavoratori si devono recare in altri comuni per votare chiederanno permessi che saranno solo a loro carico.
Per ogni altro chiarimento rimane a completa disposizione l'ufficio sinadacale nella persona del Dott. Alberto Virgili