Green pass: renderlo obbligatorio sui luoghi di lavoro. Ma i tamponi non siano a carico delle imprese

Lo ha dichiarato il Presidente di Confindustria Bonomi, dopo un incontro con le sigle sindacali

È il momento di stare insieme, auspico che sia l'inizio di un percorso nell'interesse del Pae­se". Così Carlo Bonomi dopo l’incontro, fortemente voluto dal Presidente, con i leader di Cgil, Cisl e Uil. Sono emerse prime convergenze sull'introduzione dell'obbligo vaccinale e del green pass nei luoghi di la­vo­ro, ma il nodo ri­guar­da su chi gra­ve­rà il co­sto dei tam­po­ni“Da sem­pre sia­mo per l'ob­bli­go vac­ci­na­le, ma se la po­li­ti­ca non riesce a tro­va­re una sin­te­si, è ne­ces­sa­rio met­te­re in si­cu­rez­za i luo­ghi di la­vo­ro, pri­mo per ­la sa­lu­te di chi vi ope­ra, ma an­che per non com­pro­met­te­re la ri­pre­sa" ha det­to il Pre­si­den­te. "Noi sia­mo per l'a­do­zio­ne del green pass ob­bli­ga­to­rio nei luo­ghi di la­vo­ro e su que­sto si è aper­ta una di­scus­sio­ne. Il Pre­si­den­te di Con­fin­du­stria ha af­fer­ma­to: “Noi au­spi­chia­mo che si decida per l'ob­bli­go del green pass al­l'in­ter­no dei luo­ghi di la­vo­ro. Tuttavia, il co­sto dei tam­po­ni si­cu­ra­men­te non può es­se­re a ca­ri­co del­le im­pre­se”.

Anche sul nostro territorio, il Presidente di Unione Industriale VCO, Michele Setaro, sostiene l’obbligatorietà del green pass in azienda, a tutela delle imprese stesse, dei lavoratori e, più in generale, a salvaguardia della nostra economia. “Adesso che sembra esserci una prima convergenza tra Confindustria e i sindacati sull’introduzione dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro – ha di recente affermato Setaro – resta da sciogliere il nodo di chi dovrà sostenere i costi dei tamponi: non toccherà alle aziende farsene carico”.

13 settembre 2021

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